Slider

Cerca nel sito

Ansia e socialità #2

giovedì 21 maggio 2015

Non penso che l'ansia mi isoli dalle persone e non credo che impedisca a qualcuno di poter socializzare come tutti gli altri. Ho notato però dei cambiamenti nei miei modi di approcciarmi agli altri, soprattutto sui social. Se da una parte i social permettono alle persone di sentirsi più libere di esprimere se stessi (poiché "riparati" da uno schermo), dall'altra le isola, creando una barriera fra le persone. Sento spesso storie di persone non più abituate a parlare con gli altri se non tramite messaggio, gente che si sente a disagio a mostrarsi in pubblico o a conoscere gente nuova, ma subito pronta a cercare il profilo online e scrivere in chat.
Questo mondo è una grande fonte di stress e di ansia per tantissime persone. Io sinceramente mi trovo a mio agio perché sono sempre stata una persona introversa, sia online che offline. Quello che penso e quello che voglio dire l'ho sempre detto, senza nessuno schermo a proteggermi. Il mio problema, la mia fonte di ansia, è rappresentata da alcuni messaggi che ricevo, anche dai miei amici ma soprattutto da chi non conosco bene. A volte mi basta sentire la suoneria per agitarmi. Mi sento invasa nella mia privacy, nella mia zona di tranquillità. Soprattutto se i messaggi che mi arrivano sono vocali, perché non posso sapere prima il contenuto (come accade con l'anteprima dei messaggi di testo) e questo mi indispone molto. Non avere il controllo di una situazione mi mette ansia e mi mette a disagio sentirmi  "oppressa". Di conseguenza, se non ho un valido motivo per scrivere a qualcuno non lo faccio, non voglio indisporre nessuno e neanche disturbare. E' molto difficile spiegarlo a qualcuno con un carattere più aperto, può essere visto come un atteggiamento da snob, da menefreghisti.
Questa volta mi sento di dare un consiglio a chi magari vive una situazione simile alla mia. Non abbiate fretta di rispondere e non sentitevi in obbligo verso qualcuno! Prendetevi il vostro tempo, pensateci pure mille volte, ma siate tranquilli e rilassati, nessuno è lì a giudicare ogni parola e virgola che scriverete. Siate voi stessi, spontanei come lo sareste con un amico di vecchia data. E se è qualcuno con cui vi sentite in sintonia e che pensate possa capirvi, parlategliene, vi aiuterà molto poter esprimere quello che vi affligge e questa persona potrebbe anche darvi qualche consiglio utile. Di sicuro non dovrete più avere paura di essere fraintesi. Se quello che vi spaventa è incontrare di persona una persona conosciuta sul web, per paura di deludere le aspettative, a maggior ragione siate voi stessi, non potrete mai deludere nessuno rimanendo fedeli a voi stessi. La prima cosa in assoluto è la vostra felicità e il vostro benessere, non dovreste permettere a certe situazioni di mettervi a disagio o di sentirvi "sbagliati". Se poi a quella persona non piacete, pace!! Ci sono altre mille mila persone a cui piacete per quello che siete e fidatevi, è meglio piacere per quello che si è veramente che per una maschera indossata


Chibiistheway ♡ ~

La terra di nessuno di Gabriele Dolzadelli | Recensione

lunedì 18 maggio 2015

Ciao a tutti e buon inizio settimana ~
Oggi vi parlo di un libro avventuroso, intrigante, ambientato in una misteriosa caraibica. Una storia di pirati ma non solo!

Ansia e socialità #1

giovedì 14 maggio 2015

Io non tendo mai a parlare di me, mi tengo tutto dentro, perché mi mette a disagio essere al centro dell'attenzione, mi sento troppo esposta al giudizio degli altri. Per questo non parlo mai con nessuno della mia ansia e le persone che mi incontrano per la prima volta tendono a vedermi come una snob antipatica e asociale. E solo perché sto sulle mie. In realtà, sono sempre sulla difensiva, sono dell'idea che tutti siano lì a soppesare ogni parola e virgola che dico. E quando mi sento in ansia preferisco stare da sola, ritagliarmi uno spazio tutto mio. Non c'è niente di male nel voler stare un po' per conto proprio, soprattutto se è una cosa che può aiutare a tranquillizzarsi. E' importante comprendersi e capire ciò che ci fa stare bene e ciò che ci mette a disagio.
Quando provo a parlare a qualcuno della mia ansia mi sento dire "ma come fai a vivere così?", "stai tranquilla", "è solo nella tua testa". E poi mi chiedete perché non ne parlo mai?! Secondo me, sono le cose più sbagliate da dire a chi soffre d'ansia. Uno, si può benissimo vivere con l'ansia e solo perché non faccio tutto come una persona "normale" non vuol dire che io non lo sia, sono semplicemente diversa, tutti siamo diversi, non è un male e non è giusto che qualcuno mi faccia sentire ancora più sbagliata e fuori luogo di quanto io non mi senta già. Due, tu non mi dici stai tranquilla perché mi agito ancora di più, ci sono tanti modi per tranquillizzare una persona e dirgli semplicemente "stai tranquilla" non risolve il problema, è di una superficialità imbarazzante. Tre, il problema nasce dalla mia testa, dai miei pensieri, ma si manifesta fisicamente, non immagino di stare male, io sto realmente male, non sono pazza.
Capite bene quindi, che per me è difficile rapportarmi con gli altri, non mi sento mai compresa, non trovo mai nessuno pronto a fare un passo in avanti verso di me, a tendermi la mano e cercare di comprendere insieme il mio problema. Troppe volte mi sento giù e mi abbatto per questo, perché mi sento sola ad affrontare questa cosa e io da sola non ci riesco. Per fortuna, qualcuno che mi sta vicino c'è, non esattamente come vorrei, ma non sono veramente sola, nessuno di noi lo è.


Chibiistheway ♡ ~

Bookmooch: scambiare libri

domenica 10 maggio 2015

Ciao a tutti ~
Mentre stavo mettendo un po' a posto la mia libreria, mi sono accorta di avere tanti libri che occupano spazio e prendono inutilmente polvere. Mi sono quindi attivata alla ricerca di un metodo per sbarazzarmi di tutti questi libri e ho deciso che i più recenti proverò a venderli (a breve il book unhaul), gli altri gli scambierò su Bookmooch.


Per chi non lo conoscesse, è un sito in cui è possibile scambiarsi libri. In Italia è un servizio ancora poco conosciuto, quindi non c'è molta scelta di titoli ma pian piano spero di trovare qualcosa di interessante (libri fantasy, di Banana Yoshimoto...). E' un sistema a punti: ogni libro messo a disposizione equivale a 0,1 punto, ogni 10 libri si ha quindi 1 punto, quantità necessaria per richiedere un libro in scambio. La cosa bella, secondo me, è che lo scambio non è ristretto a 2 persone: io posso richiedere un libro da A e A lo può richiedere a B. Sono nuova dell'ambiente e spero di non beccare fregature o quant'altro. L'idea generale mi sembra carina e utile per chi vuole nuovi libri senza pagarli, perché le spese di spedizione (piego di libri) è a carico del possessore del libro.


Altra cosa molto utile sono le liste dei desideri perché, una volta che qualcuno inserirà un libro presente nella vostra wishlist, verrete avvisati immediatamente tramite email.
Spero che il sistema si ampli presto, in modo da avere sempre più scelta nella selezione dei libri! Voi siete iscritti a Bookmooch? Vi piace come servizio? Sentitevi liberi di aggiungermi fra gli amici e spulciare fra i miei libri in scambio ;)

Come utilizzare il Furoshiki | Tutorial

sabato 9 maggio 2015


Ciao a tutti ~
Oggi voglio proporvi 3 metodi per usare il Furoshiki, un tessuto giapponese usato per avvolgere oggetti o creare confezioni regalo. A me piace molto essere originale e creativa, sono sempre alla ricerca di nuovi modi per personalizzare regali. Poi amo il Giappone e il furoshiki mi ricorda molto l'arte dell'origami, quindi per me è anche divertente.
Qua sotto trovate il primo video che ho realizzato circa un anno fa, dove spiego cos'è il furoshiki e i suoi utilizzi classici. E infondo, il nuovo video con 3 nuove tecniche ;)




Ansia: convivenza

giovedì 7 maggio 2015

Non è facile rendersi conto all'improvviso che le più semplici cose non saranno più tali. E per molto tempo ho rifiutato questa situazione, non volevo accettare questa realtà. Continuavo a trovare una "scusa", un'altra spiegazione perché non mi sembrava possibile che una cosa così "semplice" potesse essere così limitante. In realtà, non è semplice per niente. Si tende troppo a sottovalutare questo problema, anche se ormai tutti soffrono d'ansia: per scuola, università o lavoro.
E nonostante tutto, non se ne parla abbastanza, come se fosse qualcosa di sporco di cui vergognarsi. E io sì, me ne vergogno, perché mi sento sbagliata, fuori posto. Sento di non appartenere a questa realtà.
E questo mi mette ancora più ansia.
Ma non voglio e non posso lasciarmi sopraffare dall'ansia, in qualche modo devo conviverci. Come? Sono sempre stata una persona precisa, ordinata e organizzata, ma dopo questa nuova "scoperta" lo sono diventata di più. Farmi un programma mentale delle cose da fare mi aiuta. Avere il controllo della situazione mi tranquillizza e mi permette di affrontare la maggior parte dei problemi. Immaginarmi una certa situazione, ripercorrere mentalmente i vari passaggi da fare per andare in un posto, le cose da dire in una data situazione. Anche avere un "kit d'emergenza" mi sta aiutando molto: fazzoletti, medicine, collirio, tutto quello che potrebbe servirmi in una giornata qualunque è sempre a mia disposizione. Non è una cosa maniacale, è un metodo. Ognuno, secondo me, deve trovare il proprio metodo per affrontare la giornata. Che sia fare una lista, un programma, avere un kit, ritagliarsi del tempo o fare meditazione. Ognuno deve trovare la propria formula magica per tranquillizzarsi.
Certo, non è un'equazione perfetta: nel momento in cui sorge un imprevisto, il mio status quo crolla e il più delle volte mi agito. Spesso riesco a mantenere la calma e a riorganizzare i miei impegni e le cose da fare, ma a volte no. Il mondo non è perfetto e organizzato come vorrei che fosse: imprevisti, ritardi, cambiamenti, fa tutto parte di questo mondo, è quasi la routine.
L'importante è accettarsi, capire quali sono le situazioni che ci mettono a disagio e trovare un modo per far valere le nostre qualità, tanto da scavalcare le nostre debolezze. Io sono brava a fare programmi e a organizzare le cose e sto sfruttando queste mie capacità per controllare le situazioni in cui non mi sento a mio agio. In questo modo riesco a superare ogni giorno come qualsiasi altra persona.
Chibiistheway ♡ ~

Manga: da cosa iniziare?

mercoledì 6 maggio 2015

Tanti di voi mi chiedete consiglio sui manga da acquistare, da cosa iniziare e dove comprarli. Oggi vi darò quindi qualche consiglio derivante dalla mia esperienza. Non sono un'esperta né voglia spacciarmi per guru dei manga, sono semplicemente una ragazza appassionata che vi parlerà per esperienza e gusto personale ;)

Da cosa iniziare?

 Se c'è un anime che vi piace particolarmente, recuperate il manga da cui è tratto, sia per approfondire la storia che per iniziare a conoscere lo stile dell'autore. Se vi piace lo stile, potete leggere altre opere dello stesso autore.

 Se non guardate anime, la scelta del manga è strettamente soggettiva, legata ai vostri gusti e da ciò che cercate in un fumetto. In generale ci sono 3 tipi di manga:
  >Shoujo: storie sentimentali spesso ambientate a scuola. I miei titoli preferiti sono Mars e Kiss of Rose Princess
  >Shonen: storie d'azione indirizzate più per ragazzi. Il mio preferito è Naruto, ma ho apprezzato molto anche GTO e Death Note (thriller/poliziesco)
  >Seinen: storie più mature e adulte. I miei preferiti sono entrambi di Urasawa, ovvero Monster e 20th Century Boys. L'unico problema è che Monster ha alcuni volumi esauriti.

 Fatevi sì consigliare, ma non seguite ciecamente il gregge: cercate di essere curiosi e di informarmi. Anche fra i nuovi fumetti si nascondo delle perle e spesso le cose più belle sono quelle inaspettate! E non cadete negli stereotipi: chi legge shoujo non è necessariamente una persona superficiale e frivola, così come chi legge fumetti più impegnativi non è colto o intelligente!

Dove comprare?

 Fumetteria: se ne avete una vicina è il primo posto in cui andare perché quasi certamente troverete il fumetto che state cercando, potete sempre chiedere consiglio al venditore e spulciare fra i tutti i fumetti presenti

 Librerie/Edicole: le più fornite hanno spesso manga classici come Naruto e One Piece ma anche le nuove uscite delle case editrici

 PopStore: sito web dedicato ai fumetti, trovate un po' di tutto scontato al 15% e le spese sono gratuite

 Amazon: anche in questo caso avete una buona scelta di manga scontati senza pagare le spese di spedizione (superando i 19€ o tramite il servizio Prime)

Qua sotto trovate il video più completo ed esplicativo, spero di esservi stata un po' d'aiuto ^^

CopyRight © | Theme Designed By Hello Manhattan