Titolo: Presagio triste
Autore: Banana Yoshimoto
Anno: 1988
Autore: Banana Yoshimoto
Anno: 1988
Editore: Feltrinelli
Pagine: 127
Prezzo: 7,00€
Trama
Yayoi fa parte di una normalissima famiglia, con due genitori e un fratello minore, ma qualcosa la turba profondamente. Per questo decide di "scappare" di casa andando a vivere dalla zia Yukino, un'insegnate di musica all'apparenza impeccabile ma che nella vita privata è una donna molto triste e disordinata. In questo luogo caotico, Yayoi riscopre qualcosa del suo passato che era andata perso, ma un giorno Yukino scompare. Yayaoi andrà quindi alla ricerca della zia assieme al fratello per cui prova un affetto da sempre particolare.
"Quando vedono troppe cose, gli esseri umani diventano stranamente tristi"
Recensione
Ho cominciato a leggere questo libro senza sapere niente né della trama né dei temi, ma mi aspettavo una storia triste, caratterizzata da morte e nostalgia. Così è stato. La trama è semplice ma profonda, fatta di ricordi del passato con uno sguardo speranzoso verso il futuro. Yayoi è apparentemente una ragazza qualunque, ma qualcosa la turba, qualcosa che neanche lei sa spiegare, ha semplicemente dei presentimenti e delle sensazioni un po' oscure, quasi paranormali. A questa ragazza si affianca la zia, una donna dalla sensibilità e dal fascino particolari. Fuori è un'insegnate modello, impeccabile e super amata dagli studenti, a casa è svogliata, sempre in pigiama in un continuo disordine. Anche lei sembra turbata da qualcosa ed è forse per questo che Yayoi si rifugia da lei. All'inizio non capivo dove volesse "andare a parare" la storia, non capivo che tipo di storia avessi davanti. Solo verso la fine sono riuscita a collegare i vari frammenti della storia, ma è stata una "scoperta" molto piacevole, che mi ha fatto chiudere il libro con soddisfazione e un sorriso sulle labbra. I temi sono i tipici della Yoshimoto: morte, nostalgia e amore. Amore fra genitori e figli, fra fratelli e sorelle e fra uomo e donna. Questa visione dell'amore nella sua totalità è trattata in maniera molto profonda ma soprattutto consapevole. Una delle qualità che adoro dello stile dell'autrice è quella di trattare l'amore mai in maniera leggera o frivola, senza risultare però pesante o ridondante. Le storie d'amore non sono mai semplici, ci sono sempre degli ostacoli che sembrano insormontabili ma non manca mai la speranza. Lo stile è molto scorrevole e raffinato, apprezzo molto la delicatezza con cui affronta temi difficili e pesanti come la morte. Nel complesso, una piacevole lettura poco impegnativa.Voto ★★★★
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