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Anna Édes di Desző Kosztolányi | Recensione

mercoledì 25 luglio 2018


Anna Édes, Desző Kosztolányi
Anfora Edizioni | €17,00
Disponibile su Amazon o Ibs.it

Budapest, 1919. La famiglia Vizy è alla disperata ricerca di una nuova cameriera ma, di quei tempi, sembra davvero impossibile trovarne una che vada a genio alla padrona di casa. Tutto cambia con l’arrivo di Anna Édes, una diciannovenne docile e molto ligia al suo lavoro. Non mangia nemmeno in casa degli Ilustrissimi, non ruba, non ha amanti ed è cattolica. Questo nuovo impiego però la cambierà e porterà la famiglia a un finale tragico.
"Non lo amo perché non lo conosco. Il genere umano è un concetto vuoto. E faccia attenzione, consigliere, al fatto che tutti i mascalzoni dicano di amare il genere umano. Il genere umano è l'ideale dell'egoista, del subdolo, di quello che non dà nemmeno un pezzo di pane al proprio fratello. [...] Esistono solo Pietro e Paolo. Solo uomini. Il genere umano non esiste."

Il romanzo si apre con la caduta del regime comunista in Ungheria durato pochi mesi nel 1919, un periodo particolare per questa nazione e ricco di incertezza. Mentre gli uomini parlano di politica e guerra, le signore dirigono le proprio attenzioni verso le serve. Sembra essere l’argomento più gettonato nei salotti. La signora Vizy arriva persino a dire che le cameriere sono fortunate, fanno una bella vita perchè non hanno pensieri né responsabilità. La padrona ha un atteggiamento quasi da diva del cinema, soprattutto quando perde l’attuale cameriera ed è costretta a cercarne un’altra. Nonostante il paese sia invaso dai rumeni, lei riesce solo ad angosciarsi per trovare una cameriera perfetta. Anna sembra esserlo, ha tutti i requisiti richiesti. Kosztolányi racconta una storia molto semplice fatta di drammi quotidiani, una storia famigliare in cui si scontrano le classi sociali del periodo. L’autore sceglie infatti di parlare di politica attraverso le persone che sono i veri protagonisti. Non si entra mai troppo nella psiche dei personaggi, è come se desse tante piccole briciole senza svelare mai del tutto l’indole delle persone. Forse perché l’umanità è imprevedibile e non si è mai sicuri di come possa reagire in certe situazione o dei motivi che la spingono ad agire in un certo modo. In alcuni casi, forse anche in questo, alle persone non importano i motivi. Non fornisce spiegazioni e questo mi è mancato molto sul finale. Un finale ad alta tensione che non mi aspettavo minimamente. Anna Édes è un romanzo fortemente morale che parla del male e della pietà, in un periodo storico turbolento che mi è piaciuto approfondire in questo modo. Una lettura da affrontare se amate Dostoevskij e le storie famigliari.


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