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Il canto delle onde di Rincione e Loputyn | Recensione

lunedì 10 settembre 2018


Il canto delle onde, Marco Rincione e Loputyn
Shockdom | €15,00
Disponibile su Amazon e Ibs.it

Il canto delle onde è il terzo volume della collana Timed di Shockdom, un progetto cross mediale che include storie di fumettisti diversi. Questo fumetto è autoconclusivo e può essere letto indipendentemente dalle altre storie accomunate dai Timed, essere umani con poteri e capacità particolari che hanno però una durata limitata. Quando questi si esauriscono, le persone che li possiedono muoiono. Claudia scopre di essere una Timed, una "contagiata" come vengono chiamati quelli come lei nella Trieste degli autori. Ci troviamo infatti in Italia in un futuro non troppo lontano.

 

Claudia è un'adolescente che vive con la madre e il fratello Giorgio, l'uomo di casa che vive con molta rabbia la situazione politica di Trieste. La ragazza è in grado di parlare con i pesci, sente le loro voci e li sente cantare. Le raccontano storie passate dai risvolti non sempre piacevoli ma che rispecchiano la condizione umana. Le persone diverse come Claudia non vengono però ben viste a Trieste dove un gruppo di persone si occupa di eliminarli "epurando" la città.

 

Fra le tante voci che Claudia sente, una in particolare la attrae. Asburgo. E quando sente il suo richiamo non può resistergli. Il canto delle onde è un fumetto con molti spunti interessanti e delle premesse pazzesche, purtroppo però non c'è lo spazio per sviluppare in maniera approfondita né i personaggi né l'ambientazione. Dalla metà in poi si corre verso il finale che, personalmente, non mi ha soddisfatta. Ho apprezzato molto che la storia fosse ambientata in Italia e che ci fosse un forte collegamento con il mare. I disegni di Loputyn sono sempre molto eleganti, è una delle mie disegnatrici preferite, ma in quest'opera ho trovato il suo tratto più "sporco" e affrettato, è mancata la precisione che avevo apprezzato ad esempio in Francis. Nonostante questo, i disegni rappresentano sicuramente uno dei pregi di quest'opera perché riescono a trasmettere la malinconia che si annida pagina dopo pagina e conferiscono un tocco quasi magico alla storia, un misto fra fiaba e realtà. Claudia è sola, nessuno sembra comprenderla, nemmeno la sua famiglia. Non ha nessun tipo di appoggio quando scopre il suo potere, inoltre vive una storia d'amore impossibile. Questa solitudine si riflette anche sul paesaggio desolato di Trieste. Purtroppo ci sono molte lacune nella trama e i personaggi non vengono caratterizzati abbastanza. Peccato perché le premesse erano interessanti, ma non viene raccontato nulla dell'attuale situazione in cui riversa la città né viene approfondita la condizione dei Timed. Quello che rimane dopo l'ultima pagina è un gran senso di malinconia.

 

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