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Post Pink. Antologia di fumetto femminista | Recensione

sabato 16 marzo 2019


Post Pink. Antologia di fumetto femminista
Feltrinelli Comics | €16,00
Disponibile su Amazon e Ibs.it

Nove autrici italiane fra le più influenti e incisive del panorama fumettistico hanno contribuito a un'opera coraggiosa sulla figura della donna. Questa antologia è curata da Elisabetta Sedda con la prefazione di Michela Murgia e racconta senza filtri il corpo, i desideri, la mente della donna.

"La femminilità è qualcosa che si impara e ha il suo prezzo; ogni donna si ritrova a pagare una condizione che non ha scelto, perché le è stata imposta quando non aveva l’età e la coscienza per sottrarsi a certe regole."

Le autrici coinvolte in questo progetto sono Fumettibrutti, La Tram, Alice Milani, Margherita Morotti, Alice Socal, Sara Memetti, Silvia Rocchi, Cristina Portolano e Sara Pavan. Lo scopo comune e raccontare la figura femminile sfatando gli antichi miti e andando oltre gli stereotipi, ognuna nel suo personalissimo stile. Ho apprezzato molto la varietà di questo fumetto e soprattutto il coraggio con cui le autrici affrontano l'essere donna in ogni sua sfaccettatura. Da sempre il corpo femminile è stato usato e giudicato dall'uomo e dalla società in cui viviamo senza dare importanza a come viene vissuto dalle donne. Ma soprattutto senza dargli un valore che vada oltre il dare piacere all'uomo e procreare.

"Immaginarsi donna è stato difficile anche per le donne stesse, dopo secoli passati ad ascoltare storie di uomini raccontate da uomini, in cui le poche di noi presenti avevano più che altro funzione accessoria."



Ogni autrice racconta la propria versione di donna attraverso tavole intime e allo stesso tempo universali, in cui ogni donna si può rivedere. Queste storie parlano di libertà, emancipazione, rivendicazione dei nostri diritti. Ad aprire l'antologia c'è Sara Menetti con Centimetri che racconta il cambiamento del corpo di una donna visto attraverso i suoi occhi. Un cambiamento voluto, desiderato, imposto o subìto. È incredibile quanto della nostra vita ruoti attorno al nostro corpo e quanto le sue evoluzioni abbiano un impatto sulla nostra sicurezza. Un altro fumetto che mi ha colpita molto è Mea Vulva di Cristina Portolano sulla libido femminile. La prima descrizione dell'orgasmo porta la firma di Ildegarda di Bingen, una monaca benedettina. L'autrice rende omaggio all'opera della monaca ispirandosi alle sue parole per ribadire l'importanza del piacere femminile. In Destini anatomici di Silvia Rocchi si parla dei luoghi comuni che hanno preteso di controllare la sessualità femminile. L'autrice li mette a nudo per iscritto su grandi cartelloni: "l'orgasmo clitorideo è un fenomeno adolescenziale", "la donna è materia fecondabile. L'uomo è portatore del principio del movimento e della generazione", "la rottura dell'imene sancisce la perdita della verginità sessuale".

"La donna che scopre, accetta, pratica e/o racconta il proprio piacere è apostrofata con i più vari aggettivi. È ninfomane, mangiatrice di uomini, meretrice."

A essere sincera non mi aspettavo a fatto una raccolta del genere, così forte e sincera. È stata una bellissima sorpresa e spero che tante donne e tanti uomini la leggano perché è questo il tipo di fumetto di cui abbiamo bisogno.

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