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Nevernight. Mai dimenticare di Jay Kristoff | Recensione

mercoledì 14 agosto 2019

Il 3 settembre uscirà in Italia per Oscar Mondadori la serie fantasy Nevernight di Jay Kristoff, una delle pubblicazioni più attese del momento. Ho avuto l'opportunità di leggere il primo romanzo della trilogia in anteprima e oggi condividerò con voi la mia sincera opinione al riguardo. Innanzitutto: di cosa parla Nevernight? La storia è ambientata in un mondo illuminato costantemente da tre soli e segue le vicende di una giovane ragazza che si appresta a diventare una temibile assassina. Mia ha solo sedici anni ma ha già sperimentato sulla sua pelle quanto questo mondo sia duro e spesso ingiusto. Da bambina ha visto giustiziare suo padre per tradimento, è stata strappata alla madre e ha rischiato lei stessa di venire uccisa. Qualcosa però è venuto in suo soccorso, un non-gatto fatto di ombre: Messer Cortese. Per vendicare la sua famiglia, Mia si è preparata a lungo e ora è pronta per essere addestrata dalla Chiesa Rossa e diventare una Lama, un'assassina.


Il posto in cui giungerà è a tutti gli effetti una scuola. Seguirà diverse lezioni che la formeranno al meglio nell'arte del combattimento, della seduzione, del furto e così via. Ovviamente non sarà la sola accolita a venire addestrata ma con lei ci saranno altri spietati ragazzi. D'altronde si tratta di una "scuola" per assassini, non c'è posto per sentimentalismi. Questo è uno degli aspetti che più mi ha coinvolto nella storia perché sembrava di trovarsi in un fantasy simile a Harry Potter per la costruzione della "scuola", solo più crudo e violento. Trattandosi di assassini non mancano scene violente e spietate, sia fisicamente che verbalmente. Gli stessi personaggi sono particolarmente cupi, partendo dalla protagonista. Mia è una ragazza dura, tenace, con un obiettivo ben chiaro in testa: vendicare la sua famiglia. Non permetterà a niente e nessuno di mettersi in mezzo, tuttavia non è una persona senza cuore, forse per la sua giovane età o per la sua indole. Mi ha ricordato un po' Vin di Mistborn, solo più cazzuta e irriverente. Nonostante le durissime prove della Chiesa Rossa non perderà mai di vista la sua umanità e questo l'ho apprezzato molto perché la rende un personaggio decisamente più credibile e più facile da comprendere. Rimane pur sempre un'adolescente e questo in alcuni momenti si sente nelle sue parole e nei suoi atteggiamenti un po' infantili che stridono con la missione e il luogo della sua formazione. Così come, a parer mio, stona un po' la presenza di un risvolto sentimentale. Non c'è tempo e spazio per questo, non vediamo i personaggi parlare molto di se stessi se non delle loro missioni personali, dei motivi che li hanno spinti a voler diventare degli assassini. Non c'è un grado di conoscenza e approfondimento tale da giustificare una "storia d'amore" quindi sono rimasta un po' spiazzata dal modo in cui si comportano alcuni personaggi.

Un elemento caratteristico di questo romanzo sono le annotazioni. Ce ne sono diverse sparse qua e là, alcune informative sul mondo e le tradizioni, altre più spiritose, dei commenti su alcuni eventi. Da un lato le ho trovate molto interessanti e utili, ma dall'altro un tantino invadenti. Alcune note arrivano a coprire mezza pagina e questo interrompe bruscamente il flusso della storia rischiando inoltre di annoiare il lettore (cosa successa nel mio caso). Lo stile però dell'autore è affascinante e complesso, un grande stimolo per me. Nonostante si parli quasi sempre di morte non manca l'ironia e questo alleggerisce sicuramente la lettura rendendola più di intrattenimento. Non mancano numerose scene d'azione e colpi di scena, forse un po' troppi per quelli che sono i miei gusti. Mi sono ritrovata un po' annoiata in certi punti perché ci si soffermava troppo su dettagli non strettamente necessari e alcuni risvolti della storia erano fin troppo prevedibili. Nevernight è sicuramente un romanzo d'intrattenimento che punta molto sull'azione ma lascia spazio anche a tematiche attuali e importanti come l'amore per la propria famiglia, la vendetta e la necessità di affrontare le proprie paure. Lo vediamo soprattutto nel personaggio di Mia, quello più approfondito nella storia. Seguiamo i suoi pensieri, le insicurezze, i tormenti. Dall'esterno sembra una ragazza tutta d'un pezzo ma ha anche lei le sue debolezze. Se è quella che è oggi lo deve al terribile passato e alla sua incredibile forza di volontà.

Sono rimasta molto colpita da questo primo volume della trilogia e non vedo l'ora di immergermi in Godsgrave, il secondo libro. Tirando le somme penso che Nevernight sia un ottimo libro fantasy per tutti quelli che amano personaggi controversi, oscuri e complessi e per chi sta cercando una lettura d'intrattenimento che sconvolga la loro tranquilla quotidianità. C'è inoltre un non-gatto parlante di nome Messer Cortese, devo aggiungere altro?


Nevernight. Mai dimenticare, Jay Kristoff


Mondadori | €20,00
in uscita il 3 settembre 2019
Disponibile al preordine su Amazon e Ibs.it


4.25/5 ★



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