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Le malerbe. Il dramma delle comfort women | Recensione

domenica 13 ottobre 2019


Le malerbe è il racconto di Yi Okseon, una donna sopravvissuta alle stazioni di conforto dove è stata costretta a lavorare durante la guerra. Tutto comincia nel 1934 quando, da bambina, sogna di poter andare a scuola. Okseon nasce in una famiglia povera che può permettersi di mandare a scuola sono i maschi. La bambina invece deve aiutare in casa, fare le commissioni e prendersi cura dei fratelli. La situazione è talmente disperata che la madre si vede costretta a darla in adozione a una nuova famiglia che promette di non farle mai mancare un pasto e iscriverla a scuola. Nonostante questo significhi lasciare la propria famiglia, Okseon è felice di poter finalmente coronare il suo sogno. Quello che non sa però è che da questo momento in poi la sua vita cambierà per sempre.




Keum Suk Gendry-Kim ha lavorato anni su questa storia che parte dalla testimonianza personale di una "nonna" sopravvissuta ma è che anche la storia di tantissime altre donne vittime di violenza. Dopo un primo periodo passato a lavorare come cameriera, a sedici anni Okseon viene rapita e portata in una stazione di conforto assieme ad altre ragazze. Tutte queste giovani donne si ritrovano lì attirate con l'inganno, con la promessa di un lavoro, o rapite. Queste non vengono preparate o supportate in alcun modo ma semplicemente abbandonate a loro stesse e ai soldati che sono costrette a ricevere in qualunque momento. Non vengono curate, se non per malattie sessuali (e con metodi molto discutibili), né tantomeno pagate. Sono costrette a subire le violenze dei soldati anche durante il ciclo mestruale in condizioni di sporco e povertà assoluti. Molte di queste donne si sono tolte la vita e pure Okseon arriva a pensarci. Il periodo della guerra ha portato solo sofferenza e disperazione, è quasi difficile credere che certe mostruosità abbiano avuto luogo. E le difficoltà non si fermano neanche dopo la liberazione.



La prima cosa che mi ha colpita di questo fumetto è stata la volontà di raccontare una storia difficile senza cercare di impietosire il lettore. Okseon oggi è una signora anziana che si batte tutt'ora per i suoi diritti, ma è anche una donna riservata a cui l'autrice fa fatica inizialmente a scucire quanto accaduto. Non è certo da biasimare, chi vorrebbe ricordare un passato del genere? In qualche modo però Okseon ha sempre trovato la forza di andare avanti e la sua testimonianza ce lo conferma. Con il tempo è riuscita anche a trovare il modo di sdrammatizzare alcuni momenti ed è stato buffo vederla ridere e fare battute. Il tratto di Keum Suk Gendry-Kim è abbastanza scarno ed essenziale. Ci sono molti "vuoti", molte vignette nere che parlano al pari di altre. Alcuni drammi non hanno bisogno di essere rappresentati per colpire nel profondo. Ci sono poi dei momenti in cui l'autrice carica di dettagli, come quando inquadra le mani di Okseon, mani vissute che ne hanno viste di ogni. O come quando il viso della "nonna" diventa un tutt'uno con la sua immagine da giovane. Questi momenti li ho trovati particolarmente evocativi.


Le malerbe è una storia dura senza sconti. Un racconto necessario per non dimenticare un periodo molto buio della storia affinché questi terribili crimini non si ripetano mai più.


Le malerbe, Keum Suk Gendry-Kim


Bao Publishing | €25,00

Disponibile su Amazon e Ibs.it

5/5 ★

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