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Tokyo After Hours di Yuhta Nishio | Recensione

lunedì 14 settembre 2020

Negli ultimi anni il genere yuri manga sta prendendo sempre più piede qua in Italia con nuove interessanti uscite. È il caso di Tokyo After Hours, una miniserie composta da tre volumi edita J-Pop. Protagoniste del fumetto l'ambiente musicale e due ragazze sconosciute che si avvicineranno grazie alla musica.

Emi è una ragazza timida, non familiare ai party e le discoteche, che un giorno viene invitata da un'amica a un evento. Una volta là però Emi si ritrova da sola e si imbatte in una dj, Kei, che le offre asilo per la notte. Tra le due c'è da subito chimica e questo primo approccio molto intimo le spingerà a conoscersi meglio. Emi non è da subito sincera, nasconde la sua attuale relazione e il suo appartamento da cui scappa trasferendosi a casa di Kei. Con il tempo si dimostra interessata non soltanto a lei come donna ma anche al suo lavoro, ai locali, la musica... e decide di informarsi e buttarsi anche lei in questo mondo. Verrà subito messa alla prova quando Kei le chiederà di farle da vj a un evento.

Trattandosi di una miniserie non c'è molto spazio per sviluppare, a parer mio, la relazione fra le due ragazze. Fin da subito ho avuto l'impressione che fosse tutto troppo frettoloso e accelerato, non solo nella relazione amorosa ma anche nella presentazione dei personaggi. Se da una parte abbiamo Emi il cui passato un poco alla volta ci viene rivelato, Kei rimane molto nell'ombra. Ci sono secondo me tanti pezzi mancanti nella loro storia e questo le rende un po' fredde e distaccate. Io non sono riuscita a provare molta connessione o empatia proprio perché non sono riuscita a capirle e conoscerle.

Protagonista indiscussa, assieme alle ragazze, è la musica. L'autrice sfrutta gli amici/colleghi di Kei per raccontarci alcuni retroscena degli eventi parlando degli strumenti e delle dinamiche. Interessante per chi magari è incuriosito da questo mondo, ma io non sono riuscita ad apprezzare a pieno questi momenti perché non sono molto fan dei locali. Avrei preferito che questo spazio fosse dedicato di più ai sentimenti delle ragazze. Ho però apprezzato molto il modo in cui Emi si avvicina al lavoro/passione di Kei. Emi si trova in un momento delicato della vita in cui non ha ben chiaro cosa vuole fare e vedere invece qualcuno molto preso da una passione l'attiva. Il suo interessamento a un mondo così apparentemente lontano da lei l'ho trovato genuino e graduale. Non entra in questo settore per compiacere qualcun altro, ma per se stessa, perché pensa di poter trovare anche lei la sua strada.

Questo è uno degli yuri più maturi che io abbia letto non tanto per l'età delle protagoniste ma per i temi trattati. Ci si focalizza molto sul lavoro, il futuro e le proprie responsabilità. L'amore viene trattato ma non in maniera così profonda e intima come in altri yuri, non c'è il tormento che caratterizza molti manga riguardo la propria identità e la paura di non essere accettati. I disegni sono molto semplici e femminili, anche nei momenti di intimità che non sono troppo presenti né troppo espliciti. Tokyo After Hours è un buon yuri da cui partire se non ne avete mai letti perché non completamente incentrato sull'amore fra ragazze ma rappresenta ugualmente alcuni punti chiave di questo genere. Non è una storia perfetta, ma è ugualmente godibile anche per chi non impazzisce all'idea di leggere una storia molto incentrata sulla vita da clubber.

Tokyo After Hours, Yuhta Nishio

J-Pop | €20,70 cofanetto 
3 volumi (conclusa)
Yuri | sentimentale, slice of life, musicale


Disponibile su Amazon
3-/5 ★

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